Sezione: Rugby
Battaglia ovale
Le similitudini tra una partita di rugby e una battaglia sono sempre frequentissime. Per i profani di questo sport è fin troppo immediato, vedere trenta uomini che si fronteggiano senza risparmariarsi non puo' che portare alla mente una gigantesca zuffa. Per coloro che seguono questo mondo, invece, il significato è ben diverso. La battaglia a cui si riferiscono è quella tattica, di testa, non solo quella fisica, di impatto. Questo estremo tecnicismo porta il rugby ad essere un po' isolato, a chiudersi in sè, a far entrare con difficoltà i neofiti in questo maginifico pianeta. Chi non è pratico si troverà senza dubbio disorientato di fronte ad un match, e potrà apprezzarne solo i llato prettamente fisico, provando un senso di ammirazione e stupore per "quelle bestie che se le danno di santa ragione". Al contrario, chi conosce il rugby, se ne innamora, si perde nei meandri della finezza tattica o del gesto atletico, invisibile agli occhi di un "estraneo". Chi ne comprende la sublime filosofia, spesso, ne rimane completamente rapito, tanto da apprezzare le migliaia di frasi celebri sul rugby che si sentono dire, tanto da ammirare ogni giocatore di rugby per quello che è, cioè un uomo che dà tutto se stesso per i compagni di squadra, e che fa della lealtà uno dei suoi principi più basilari (almeno nella stragrande maggioranza dei casi). Si apprezza sopratutto la voglia di non arrendersi mai, la regola fondamentale del rugby e cioè che se non sei disposto a dare tutto perdi. Sempre. La forza di volontà di ogni singolo giocatore, e della squadra nella sua totalità, traspare. Traspare se sei di fronte ad un teleschermo, è lampante quando sei a bordo campo o in tribuna e ti investe letteralmente quando scendi sul terreno di gioco. Perchè, anche se puo' sembrare ovvio, se non combatti non potrai mai vincere. Per questo il nostro sport è duro, perchè non ti puoi risparmiare, non puoi fermarti, non puoi rinunciare, se vuoi uscire dal campo a testa alta. E la vittoria non è altro che il Sacro Graal di noi Rugbysti, quando ce l'hai a portata di mano, ti accorgi che non è per quello che sei lì, quello che volevi, l'hai ottenuto lottando per averlo. Nel rugby quando vinci c'è la soddisfazione di un lavoro dannatamente duro fatto bene. Quando perdi è lo stesso, ma vuol dire che gli altri lo hanno fatto meglio.

Moro - Arieti Rugby Arezzo - 18/09/2007
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