10 Metri
Nel rugby vige l'usanza di non contestare le decisioni dell'arbitro. Sebbene possa sembrare una cosa ovvia, tutti avrete potuto vedere come, negli altri sport, questa regola sia spesso più o meno velatamente infranta. Nei campionati minori, nei quali ho giocato, questa rassegnazione alle decisioni è un po' meno marcata, anzi, devo dire che sono molte le volte in cui al direttore di gara vengono indirizzate critiche più o meno feroci o proteste più o meno vibranti. Tuttavia è una cosa che tende a diminuire... e sapete perchè? perchè ogni volta che apri bocca l'arbitro ti dà 10 metri. O meglio, te li toglie. 10 metri. 10 metri sono l'equivalente approssimativo di: 8 randellate agli uomini di mischia, 4 ruck con spinte furibonde, almeno 3 corse a perdifiato, 15 urli del mediano di mischia, 5 passaggi andati a buon fine, sudore, fiatone e fatica quanto basta. Tutto svanisce in un "puff" quando tu dici all'arbitro "ma porca troia!!! non ero in fuorigioco!". 10 metri. In meno. La reazione istintiva è mettere su un CD di bestemmie in turco, ma niente, devi morderti la lingua, altrimenti... altri 10 metri. L'espressione dei tuoi compagni comincia a farsi minacciosa, del tipo "se apri bocca di nuovo ti stacco la testa a morsi". Già perchè, se fai il conto, di quei 10 metri, tu ne possiedi si e no 66 centimetri, il resto è equamente diviso con gli altri compagni. é una mancanza di rispetto imperdonabile, non verso l'arbitro, ma verso coloro che ti stanno aiutando. Perciò zitto e gioca, e se l'arbitro sbaglia lascialo fare, in fondo, cercare di mettere ordine in un campo da rugby, è un compito che non faresti nemmeno per tutto l'oro del mondo...
Moro - Arieti Rugby Arezzo - 18/09/2007