Sezione: Campionati
GLI ARIETI CHE COMPIRONO L'IMPRESA
Di partite come quella di domenica scorsa a Nocera Umbra, non se ne vedono spesso. O meglio, se ne vedono ma il destino dell’incontro è già scritto. Manca solo il conteggio sul tabellone.
Quelle partite che vai a giocare in 14, contro un avversario al completo, che dopo una buona metà del primo tempo sei già sotto due mete a zero di solito c’è da aspettare la fine e raccogliere un sacco di palle ovali dalla propria area di meta.
Ma durante la partita è successo qualcosa, quei 14 si sono scossi e hanno visto che non era poi così improbo il poter fare bottino pieno. E così è stato.
Complice forse un avversario di sicuro alla portata, e non così abile di poter sfruttare al meglio gli spazi al largo inizialmente lasciati dagli Arieti, la partita ha cambiato volto e le proverbiali teste dure aretine si sono messe di buona lena a guadagnare metri con la mischia, sempre di gran lunga superiore agli avversari.
Come già detto la Union Umbra Rugby, poteva contare sui 15 titolari e tutte le riserve mentre gli Arieti a causa di alcuni infortuni, defezioni o ritardati tesseramenti da parte della federazione erano largamente in emergenza.
Inizio in salita dunque per gli Arieti che dopo un inizio arrembante sui 22 avversari, non portavano fieno in cascina ma si ritrovavano a subire una meta con forse l’unica vera e fluida azione al largo dell’Union che andava a segnare con l’ala che rientrava a schiacciare quasi sotto i pali. Meta poi non trasformata.
Dopo ancora un po’ di gioco a centro campo, gli umbri si fanno sotto e con la complicità della retroguardia avversaria segnano un’altra meta che stavolta trasformano. Parziale 12 a 0.
Poi scocca la scintilla che origina l’esplosione d’orgoglio “arietina”. Dopo una mischia nei 22 avversari e un paio di raccogli e vai, un ben assistito Enrico Cangi, riesce a sfondare la difesa avversaria e a schiacciare in meta. Trasformazione angolata e non riuscita.
Pochi minuti dopo, stesso copione con alcune ruck vicino alla linea di meta degli umbri e piccoli guadagni territoriali fino alla brillante iniziativa di Avella, che riparte verso il lato destro del campo e salta la ormai sguarnita linea difensiva avversaria impegnando l’ultimo uomo, lasciando così a Chini solo il compito di appoggiare in meta vicino alla bandierina. Nuovo errore al piede di Severi che non trasforma da un posizione comunque defilatissima.
A questo punto è chiaro al coach Mazzi il da farsi per portare a casa la partita; insistere con il pacchetto degli avanti che schiaccia sempre quello avversario, anche nelle mischie chiuse nonostante la nuova regola che impedisce di spingere indietro più di 1,5 metri chi retrocede. Nella maggior parte delle occasioni sono più che sufficienti per il recupero del pallone perfino con l’introduzione da parte degli umbri.
Nonostante questo, in chiusura del tempo, altra ingenuità degli Arieti all’altezza dei propri 10 mt che regalano un pallone facile al n.8 avversario, il quale schiaccia in meta vicino alla porta facilitando così la trasformazione al proprio calciatore. Il primo tempo si chiude sul 19 a 10.
La ripresa inizia con lo stesso copione e dopo poco gli Arieti segnano ancora grazie ad Enrico Cangi che come la meta precedente ben supportato stavolta sfonda al centro dei pali regalando un facile calcio a Severi che trasforma.
Passano diversi minuti con spostamenti di gioco tra le due metà campo e molte touches senza un chiaro padrone, complice anche il vento presente e consistente per tutto l’incontro.
Poi a 5 minuti dal termine gli Arieti si portano in vantaggio con un'altra meta di Chini che stavolta sfrutta appieno una buona apertura al largo dei trequarti e l’assist finale di Valdarnini. Meta marcata all’ala e non trasformata.
Aretini avanti di 3 punti che però l’Union recupera con un calcio di punizione da facile posizione.
Si ritorna a centrocampo e l’arbitro comunica che mancano 3 minuti da recuperare e chiudere l’incontro, così come fatto vedere finora tocca a tutta la mischia il lavoro sporco, fino ad un tentativo di Grazzini che però non riesce a schiacciare e viene tenuto sollevato. Quindi mischia a 5 mt per gli Arieti che ripartono bene con Avella che apre al largo per i trequarti fino a Crispino che segna la sua prima meta alla seconda partita con la maglia biancorossa. Severi trasforma e l’arbitro fischia la fine.
Un risultato finale di 22 a 29 che gli Arieti si sono guadagnati con molta determinazione e voglia di giocare, attributi non sempre scontati che però stavolta fanno la gioia di quei quattordici temerari partiti per una difficile trasferta.
Arieti:Cangi E., Grazzini, Vanni, Parati, Cipriani, Perferi, Marmorini, Severi, Avella, Chini, Valdarnini, Crispino, Civitelli, Sguerri

Società - 18/10/2010
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